Tutti dovremmo avere una “To do list“, una lista di desideri o obiettivi da raggiungere. Tante caselline da spuntare, una alla volta e provare l’emozione di avercela fatta.
Sabato scorso ho spuntato l’ennesima casella della mia lista. La più folle credo, ma anche la più adrenalinica della mia vita.
Un lancio da 4200 mt, 60 secondi di caduta libera che sono sembrati un’eternità.
Gli occhi chiusi per un attimo perché l’impatto con l’aria a quella velocità è pazzesco, ti toglie il respiro ma poi quando li riapri, lì in quel preciso istante realizzi il tutto.
D’improvviso sei solo tu e tutto il mondo davanti a te, tra le nuvole letteralmente, sì ma anche con la mente, come solo io posso sempre essere.
Lancio in tandem da 4200 mt, l’esperienza più folle della mia vita
Giorni interi a pensare a come sarebbe stato quel momento. Ti prepari, lo immagini più e più volte nella tua mente ma la verità è che solo quando lo senti sulla tua pelle realizzi davvero quello che hai appena fatto.
Siamo arrivati puntuali tanto da spaccare l’orologio, un’ora prima ci avevano detto. Ed eccoci lì, sotto il sole rovente di Siracusa con il cuore che non smetteva di sobbalzare. Poi una lunga attesa: siamo in ritardo sulla tabella di marcia. E intanto i minuti passano mentre con occhi ancora increduli, guardi i lanci nel vuoto degli altri ragazzi.
Il tempo scorre troppo lentamente, il sole inizia a calare e la tensione sale.
È finalmente giunto il nostro turno ma dobbiamo sbrigarci. Niente briefing, lo facciamo sull’aereo. Tu già non capisci più nulla, il tuo videomaker neppure, si confonde e filma l’altro De Marini. Allora lo fai presente al tuo istruttore che sta finendo di prendere le ultime cose, ma è troppo tardi, gli altri sono già sull’aereo. Una corsa per raggiungerlo ma ad ogni passo tu hai già il fiatone, perché provateci voi a correre con le imbracature.
Il motore è acceso, un rumore assordante e un calore quasi ustionante, lui ti ferma, finalmente ha capito che deve filmare te, ti parla ma tu non senti, accenni un sorriso ma te la stai già facendo sotto. Ok, siamo pronti a salire. Si parte.
Perché lanciarsi col paracadute?
Non esiste un motivo vero per fare questa pazzia. Forse la voglia di superare i propri limiti. O quella di mettersi alla prova e scoprire -o meno – di avere il coraggio di fare un salto nel vuoto. Letteralmente. La verità è che il motivo va ricercato dentro di sé. Nessuno potrà mai pronunciare le parole giuste per convincerci o dissuaderci dal fare un’esperienza di questo tipo. Tante sono i dubbi e le paure. Il lancio in tandem è sicuro? Il paracadute si aprirà? Non vi dico quante notizie ed informazioni ho cercato in rete subito dopo aver prenotato il mio lancio (e già mi immaginavo spiaccicata al suolo, ahah).
Io lo sognavo da sempre. Dicono sia una ragazza spericolata. Io non sono d’accordo. Sono una fifona in molte – tantissime – circostanze. Ho mille fobie e fragilità. Soffro di attacchi di panico da anni e in alcuni momenti della mia vita questi sono stati talmente intensi da avermi condizionato l’esistenza. Ho il terrore delle api. Se ne vedo una, inizio ad urlare come una matta, sento un nodo in gola, inizio a sudare freddo, il cuore impazza dentro il mio petto e la mente mi si annebbia. Eppure sono riuscita a lanciarmi a 4200 mt di altezza.
Come ho fatto? In tutta onestà non lo so neppure io, è difficile da spiegare e da comprendere, me ne rendo conto. Quello che posso dirvi, nel caso anche voi stiate pensando di provare questa esperienza fantastica, è di mettervi nelle mani di professionisti. Anche se il paracadutismo – e il lancio in tandem in particolare – non è considerato uno sport pericoloso, ci possono sempre essere dei rischi. Per cui affidatevi a gente esperta. E poi fatelo se lo desiderate davvero. Non per sentirvi fighi, ma perché in cuor vostro sapete che è un qualcosa che sentite da sempre. E in questo caso non rimandate. Se ci pensate troppo su, potreste non sentirvi mai pronti. E il bello del lancio in tandem sono propriole emozioni contrastanti che si provano. E sentirsi liberi, quasi come fluttuare tra le nuvole.
Lancio in tandem, qualche informazione utile se state pensando di farlo
- Affidatevi a dei professionisti, so che sembra scontato e banale dirlo, ma in un periodo storico in cui ci sono troppe persone improvvisate, è sempre bene ribadirlo. Io mi sono affidata allo staff di Skydive Sicilia che ha la sede a Siracusa. Immaginate quindi anche la cornice suggestiva che si è sprigionata sotto di me mentre ero in volo. Da brividi.
- Il mio consiglio è quello di chiamare e chiedere tutte le informazioni possibili e prenotare con largo anticipo. Il rischio infatti di arrivare lì, attendere per ore e dover tornare a casa senza aver fatto il lancio, è abbastanza probabile (noi abbiamo rischiato nonostante fossimo arrivati addirittura un’ora prima).
- Non bevete alcolici almeno 8 ore prima del lancio. Quando ho chiamato la prima volta, ho fatto tantissime domande, anche quelle che mi sembravano più stupide e banali. Ma la realtà è che nessuna domanda è stupida. Non stiamo mica andando ad una partita di tennis. Per cui non abbiate paura di chiedere. E per quanto concerne il cibo? Mangiate serenamente (possibilmente non la caponata prima del lancio!) ma senza esagerare e non bevete alcolici. Non avete idea di quello che proverete una volta in quota. Io mi sono sentita come risucchiare lo stomaco. Fate un po’ voi…
- Mettetevi comodi. Scegliete un abbigliamento sportivo, svuotate le tasche, evitate di indossare bracciali o anelli, soprattutto se un po’ larghi, perché potreste perderli e soprattutto mettete scarpe comode. L’atterraggio potrebbe non essere facile, in molti sono arrivati di sedere, ad esempio. Ed io? Beh, guardate il video per scoprirlo!
- Quanto costa? Il costo dipende ovviamente dalla struttura in cui deciderete di effettuare il lancio, ad ogni modo non si tratta di cifre proibitive: il pacchetto base che prevede solo il lancio senza foto e video, costa circa 180€, 220€ se scegliete di aggiungere o le foto o il video e 230€ se invece volete entrambi, sia foto che video. Se è il vostro primo lancio ovviamente vi consiglio di scegliere quest’ultimo pacchetto, è vero che le sensazioni che si provano in discesa libera sono ineguagliabili, ma vedervi in video aiuta a riviverle.
Ho fatto un piccolo video per raccontare le emozioni subito prima e subito dopo il lancio. Io e le mie facce buffe. Ci ho provato, giuro che ho tentato ma in queste condizioni venire bene in video è un’impresa, ve lo dico eh! Non ho poi capito perché non ho legato bene il ciuffo laterale, indovinate come erano i miei capelli una volta arrivata a terra?
Niente, mi sa che lo devo rifare per la felicità dei miei genitori e di Ivo!
E voi? Avete mai pensato di fare un’esperienza simile?
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