E anche queste feste sono trascorse. Tra un pranzo e l’altro, tra scampagnate e gite fuori porta abbiamo messo da parte altri ricordi, altri episodi da raccontare un domani, altre risate…
Ho trascorso la Pasqua in famiglia, e questo vuol dire solo una cosa: CIBO! Ricordo solo che a fine giornata ero talmente piena da non riuscire a camminare, anzi rotolavo beatamente. Il mio ragazzo dice che dove passo io non cresce più l’erba e riferendosi al cibo, non se se ridere o piangere.
Ma faccio il mea culpa, mangio tanto, a volte pure troppo. E’ che non ho il senso della misura con il cibo. Mi piace mangiare e fino a quando mi portano delle pietanze davanti io le mangio anche se sono piena, questo è il problema. Salvo poi lamentarmi della “ciccia” accumulata, tipico. Ditemi che succede anche a voi e che non solo l’unica.
Ad ogni modo dove ero rimasta? Ah si, Pasqua in famiglia e Pasquetta? Da brava catanese quale sono, dato che per il momento le temperature fanno i capricci ed io sono freddolosa per cui di andare al mare non se ne parlava assolutamente, abbiamo optato per un percorso sull’Etna. Così, all’avventura, senza sapere bene dove, come, quando e soprattutto perché (?!).
Il percorso doveva essere di difficoltà medio-bassa sulla carta ma nutro dei seri dubbi al riguardo. O magari siamo stati troppo “scarsi” noi, chi lo sa. Quello che è certo è che tra una folata di vento e l’altra, un percorso impetuoso immerso negli alberi di betulle, castagni e pini, in un sali e scendi che avrebbe portato sino alla Valle del Bove a 2200 m con non pochi pericoli annessi (il terreno era davvero ispido e si scivolava tantissimo) abbiamo “scalato” il nostro vulcano e quasi giunti in vetta, abbiamo desistito e siamo tornati indietro. Eravamo già distrutti e il tempo stava peggiorando, così abbiamo preferito non rischiare ulteriormente. Ma non mancheranno altre occasioni. L’Etna è talmente bella che non se ne ha mai abbastanza.
Distese infinite di lava che una volta freddatasi si “trasforma” in roccia, un deserto nero maestoso dove la natura non si è lasciata scoraggiare dall’impetuosità del vulcano e continua a fare il suo corso.
Un panorama da mozzare il fiato, un silenzio difficile da descrivere ma che ti avvolge e ti fa sentire un tutt’uno con la bellezza della natura. Questo e molto altro ancora è il mio Vulcano. La mia Etna.
Mamma mia quanta stradaaaa! Tanta volontà:)
Ahahah si hai ragione, mentre eravamo lì a faticare pensavo "ma chi me lo ha fatto fare" però il panorama ha ripagato subito 🙂
che bella che sei 🙂 e le foto sono fantastiche, io mi sarei stancata dopo poco a camminare e mi sarei sdraiata un paio di ore haha
Mi sarei fermata anch'io ma c'era molto vento quel giorno, quindi abbiamo fatto tutto di "fretta" ahahah 😉
Bellissime le foto Franci, il paesaggio è stupendo proprio per i colori freddi che spiccano nelle foto! Bella tu.. immagino sia stata una bella giornata!
CarmelytaWorld
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Si, è stata una bellissima giornata, peccato che alla fine non siamo riusciti ad arrivare nella valle del bove ma ci rifaremo la prossima volta 🙂
Un bacione :*
bellissimi paesaggi,io tutto quel cammino non riuscirei a farlo 🙂
nuovo post sul mio blog,se ti va passa per un saluto
Buon martedì
Ahahah ma il panorama e il paesaggio ripagano di ogni fatica 🙂
Un bacio :*