Raccontare un’emozione non è mai semplice. Troppi fattori che entrano in gioco, l’emotività, la gioia, i pianti, le paure…tante, troppe cose che battono all’unisono in quello che per molti è il giorno più importante della propria vita.

Ed è stato così anche per me. Sono già trascorsi 7 mesi da quando ho pronunciato quel “SI” fatidico, ho varcato la soglia della Chiesa e percorso la navata al braccio di mio padre e all’altare LUI, lì ad attendermi e come sempre pronto a prendersi cura di me.

Ricordo ancora il nodo in gola e quella strana euforia che ho provato la sera prima. Non sono riuscita a chiudere occhio (avrei dovuto prendere un tranquillante, lo so. Le mie occhiaie avrebbero ringraziato ma ormai è andata). Su facebook scrivevo:

“L’amore arriva all’improvviso nella tua vita, come un soffio che ti avvolge e ti toglie il respiro…Un po’ come quando sei in apnea e nuoti leggiadro in fondo al mare. Ti senti libero e in pace con te stesso anche se senti che il fiato ti sta mancando…Poi lentamente risali in superficie e finalmente puoi prendere quella boccata d’aria che ti riempie i polmoni e ti fa sentire vivo più che mai. Ed è esattamente così che mi sento, in una lenta apnea in attesa di prendermi la mia boccata d’aria quando domani salirò all’altare al tuo fianco.”

Ed io in apnea mi sento ancora, dopo 7 mesi che poi in realtà sono più di 13 anni che ci amiamo e la meraviglia è proprio questa. Non avvertire il tempo che passa ma continuare a provare ancora e ancora le farfalle nello stomaco come il primo giorno.

Certe cose capitano una volta nella vita e quando succede, devi coglierle al volo. Perché certe fortune non le hanno tutte. Io sono fortunata e non lo do per scontato.

Wedding Day, ecco la location del mio matrimonio, un luogo incantato e perfetto per coronare la nostra storia d’amore.

Ad ogni modo della organizzazione (ci credete che ho fatto tutto in meno di 4 mesi?), dell’abito e di tutto il resto ve ne parlerò nel dettaglio prossimamente, oggi lascerò che siano le foto a parlare per me, perché a volte valgono più di mille parole.

[Tutte le foto sono state realizzate dai ragazzi di Enkant]

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