E’ da un po’ che penso di scrivere questo articolo ma non è facile affrontare certe tematiche sempre troppo delicate, così per un po’ è stato nella cartella “bozze”. Sono mesi che lo leggo, rileggo ma non so mai se premere il tasto “pubblica”.
Riuscire a calibrare le parole, far capire esattamente cosa si voglia dire non sempre risulta facile. Il rischio di essere fraintese è troppo alto soprattutto quando dall’altra parte ci si imbatte con un pubblico che per forza di cose ha installato i paraocchi. Quando si parla di “peso” occorre ponderare bene tutti i termini che si utilizzano perché sul web tutto diventa ridondante. Ma quando continui a leggere certi commenti la voglia di dire la tua è tanta. E così eccomi qui.
Troppo volte, sotto foto che ritraggono ragazze magre – eccessivamente magre a volte – ho letto infatti commenti che rasentano il ridicolo e per quanto io mi sia “stropicciata” gli occhi incredula, quei commenti sono rimasti lì e anzi in loro soccorso sono comparsi altri 10-100 commenti simili. Unico filo conduttore la follia dilagante. Si perché non riesco a capacitarmi di come la gente possa arrivare da un lato, ad osannare esempi di ragazze con evidenti problemi di salute ma dall’altro, anche arrivare ad insultarle con tanto livore.
La storia si ripete: prima c’erano i blog pro-ana e pro-mia
In principio erano i blog pro-ana e pro-mia a farmi venire i brividi. Ricordo ancora la campagna portata avanti anche dalla Sozzani per Vogue per cercare di fermare questo fenomeno. Ma per un blog/sito pro ana e pro mia chiuso, altri 10 venivano creati.
Non so se vi è mai capitato di leggere qualcuno di questi blog ma vi assicuro che la prima volta non si scorda facilmente. Leggere di ragazze e donne (si perché non erano coinvolte solo ragazzine di 15 anni ma anche donne mature) che davano – danno – consigli su come riuscire a raggiungere l’obbiettivo dei 35 kg, insegnando a vomitare e suggerendo i migliori diuretici (no, non sto scherzando), che si facevano – fanno – forza a vicenda su come tirare avanti tutta la giornata senza ingurgitare del cibo, sull’esaltarsi quando qualcuna di loro questo obiettivo – folle – lo raggiungeva e di come bacchettavano chi, invece, aveva ceduto anche solo ad una mela. Ragazze e donne unite tutte da un’unico scopo: raggiungere quella che per loro rappresentava la perfezione.
Peccato che si tratta di una perfezione artefatta, tale solo nella loro mente malata – perdonate il termine ma davvero di questo si tratta, di persone con evidenti disturbi che vanno curate – e fomentata dalle loro stesse fragilità e da una società che troppo spesso non si limita semplicemente a voltarti le spalle, ma ti prende pure a sberle in faccia.
Influencer, quando diventano un (cattivo ) esempio da seguire
E la storia si ripete all’infinito. Dapprima erano questi siti dicevo, oggi ci sono le cosiddette influencer. Giovani donne divenute famose in tutto il mondo e osannate da flotte di ragazzine che sempre più spesso tendono ad imitarle perdendo il senso della realtà.
Chiara Ferragni è un esempio evidente, seguita subito dopo dall’altra Chiara, la Biasi, donne che un tempo erano belle, oggi invece sono solo l’ombra di loro stesse. E il cambiamento è sotto gli occhi di tutti.
Lì dove un tempo c’erano le forme di una donna, adesso si possono “ammirare” ossa sempre più sporgenti, costati eccessivamente evidenti e sguardi sempre più spenti. Il perché e il come queste ragazze si siano ridotte così non sta a me dirlo né tanto meno posso giudicarle ma nel guardarle provo un profondo senso di tristezza. Tristezza per quello che rappresentano e per il messaggio che possono veicolare. Si perché se da una parte ci sono loro con una vita invidiata e osannata, sempre in giro per il mondo e protagoniste di copertine e servizi moda, dall’altra parte ci sono migliaia di ragazze che vorrebbero emularle in tutto e per tutto. Così ti ritrovi a leggere commenti più disparati molti dei quali volti ad elogiare un modello di bellezza malsano. E all’ennesima foto della Biasi pubblicata, in cui si possono contare una ad una le sue costole per quanto sia diventata magra, leggere che c’è chi vorrebbe essere come lei e chi la trova “perfetta, mi ha fatto davvero rabbrividire. Ma non è tutto. Quando poi vedi che ci sono persone che danno della grassa ad una donna per via delle sue curve, ti rendi conto che si sta davvero toccando il fondo. Vi ricordate il caso della modella Gigi Hadid ? L’avevano definita grassa. Grassa capite?
Non so quando sia nata questa malsana moda del dover essere pelle ed ossa per sentirsi belle e bene con se stesse, non so cosa si possa trovare di bello nel vedere lentamente scomparire una persona ma occorre arrendersi all’evidenza dei fatti. Così come non sono stati debellati i siti pro-ana e pro-mia, così ci saranno sempre tantissimi ragazze che saranno risucchiate da questo vortice.
I fardello delle Influencer, siamo sicuri che insultarle sia la via giusta?
Ma il dramma sono anche le persone che credono di poter giudicare tutto e tutti sulla base del nulla cosmico. E così ti ritrovi ad esaminare quei commenti e finisci con suddividere le persone in 3 categorie:
- Quelli che “Oh mio Dio vorrei essere come te, sei la perfezione”
- Quelli che “ma fattelo un panino“
- Quelli che “fai schifo”
Lasciando perdere per un attimo quelli che rientrano nella prima categoria, vorrei soffermarmi sulle altre due. Quello che non mi è chiaro è come un commento di quel genere – che sia una battuta o un insulto vero e proprio (fai schifo è un offesa per chi se lo stesse domandando!) possa risolvere una situazione che ha del drammatico. Perché se non fosse ancora chiaro, si tratta di un disturbo e come tale dovrebbe essere trattato. Non voglio riferirmi alle due Chiara nazionali sia inteso, non sono nessuno né tanto meno un medico per affermare se ne sono affette, se c’è un collegamento con l’anoressia o meno nel loro caso, il mio è più un discorso generico scaturito dai commenti letti sotto le ultime foto postate dalle due blogger. Leggere quei commenti mi ha lasciata abbastanza perplessa perché per quanto io provi a sforzarmi, non riesco davvero a capire se il loro sia un intento – evidentemente mal riuscito – di aiutare queste ragazze ( o chi per loro, sia chiaro!) o se sia semplicemente pura cattiveria. E in entrambi i casi la domanda sorge spontanea: Perché?
Cosa spinge una persona che vede la foto di una ragazza che reputa “malata” ad insultarla? Ripetere “fai schifo” può secondo voi aiutare una persona che si presume abbia dei disturbi alimentari? La risposta ovviamente è NO. Non si aiuta così, non è questo il modo per scuotere le coscienze, tanto meno quella di una ragazza o donna che sta affrontando un brutto periodo della sua vita perché diciamolo francamente, l’eccessivo dimagrimento può essere un campanello d’allarme per tante, troppe cose. E giudicare non è consentito mai, meno che meno in questi casi. Ma non si aiuta nemmeno “osannando” quello che comunque è un problema perché sono atteggiamenti di questo genere che poi possono portare a conseguenze ben più gravi. E qui mi ricollego alla prima categoria di persone.
Che una donna possa perdere peso per i motivi più disparati e non sempre ricollegabili all’anoressia, è un dato di fatto. Può succedere, capita e nessuno ha il diritto di giudicare queste persone. Ma se ci fosse anche solo una remota ipotesi che queste stesse persone siano entrate nel vortice di quella malattia, farle sentire perfette e invidiate non le aiuterà di certo ad uscirne. In questi casi occorre semplicemente TACERE. Spetta alla famiglia o agli amici più intimi capire se e come aiutarle. Se dietro a quella perdita di peso si cela il mostro dell’anoressia o meno. Non sta a noi con commenti inutili, con le battute, con tutti quei “fai schifo“, “ma lo capisci che gli uomini amano le curve?“,”non ti si può guardare” (questi sono solo un piccolo esempio delle cose che ho letto) risolvere la situazione.
Di contro è vero che fino a quando si continuerà a considerare “grasse” donne che sono in forma, che hanno sì un fisico asciutto ma con le curve al punto giusto, le cose non cambieranno mai. E così come non capisco chi offende l’eccessiva magrezza, non tollero nemmeno chi si permette di insultare chi non rientra nei canoni classici di bellezza. Fino a quando non si capirà che ognuno di noi ha il proprio percorso/stile di vita, il proprio corpo e il proprio metabolismo e che la diversità non è un difetto ma un qualcosa che ci rende uniche, temo che cambierà poco.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate in merito, è un discorso che mi sta molto a cuore e dato che puntualmente ogni anno in questo periodo nasce una nuova tendenza malsana volta ad osannare l’eccessiva magrezza (lo scorso anno si parlava di belly slot, quest’anno è il momento della A4 Waist Challenge ad esempio) e che su youtube si trovano video in cui tra i vari trucchetti su come dimagrire si consiglia di mangiare davanti ad uno specchio (pratica consigliata nei famosi siti pro ana di cui vi parlavo), ho pensato che forse se ne parla troppo poco. Sempre più spesso questa continua corsa alla perfezione, ai mille workout per avere un corpo “perfetto” , può diventare una vera ossessione, sfuggirci di mano e trasformarsi in qualcosa di ben più serio e grave.
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Sono d’accordissimo con te, è una tematica molto importante e delicata, e non capisco come si possa osannare la magrezza estrema, la donna è bella con un po’ di curve, con un corpo vero e reale, non portato all’estremo verso la diminuzione totale! baci
Federica – Cosa Mi Metto???
purtroppo i canoni di bellezza non sono uguali per tutti… io personalmente trovo perfetta GIGI HADID, mentre non trovo niente di bello in un corpo senza forme come quello della Ferragni.
E allo stesso tempo, hai mai riflettuto al lato completamente opposto del fenomeno? L’osannare i chili di troppo dietro la scusa del curvy quando invece anche l’obesità è una malattia (curvy si ma nei limiti insomma).
Il giusto equilibrio, un corpo sano, normopeso, quello dovrebbe essere in teoria un modello.
Nameless Fashion Blog
Mi trovi perfettamente d’accordo con te, nella vita occorre trovare il giusto equilibrio e aspirare ad uno stile di vita sano per la nostra salute, indipendentemente dal peso o dalla nostra taglia. Purtroppo la gente tende solo a criticare e puntare il dito contro, non si sofferma a pensare a cosa ci possa essere dietro un dimagrimento o al contrario un aumento di peso. Si creano fazioni e sostenitori dell’una o dell’altra parte come se ci fosse una gara. Ma qui si parla di persone, di vite e di (eventualmente salute)…
Io ho provato a fare una riflessione su questa perenne corsa alla perfezione e sentire i vostri pareri in merito, grazie per aver condiviso con me il tuo parere 🙂
Sono fiera delle mie forme e non mi cambio per nessun motivo!
Alessia
Hai perfettaente ragione. Hai fatto bene a parlarne nel blog
http://www.travelfashiontips.com
io sinceramente non sono pienamente d’accordo con te… per quanto riguarda insultarle sul loro aspetto fisico si, perchè la gente che lo fa è ignorante e maleducata… come si può pensare di offendere gratuitamente delle persone che neanche conosci e poi nascondersi dietro uno schermo??? anche perchè non credo che queste persone abbiano il coraggio di dirgli in faccia “fai schifo”.
mentre non sono d’accordo quando hai scritto che ora sono la loro ombra. Ti dico che per esperienza personale, io per 6 mesi ho fatto un lavoro stressante, ero fuori casa 7 giorni su 7 per più di 8 ore, camminavo tantissimo, ero sempre in movimento ed anche se mangiavo come mangio tutt’ora il mio peso è calato notevolemente.
Ora non voglio giustificare la loro magrezza però anche se una persona mangia normale ma poi si muove tantissimo e fa mille cose in una giornata è ovvio che un pò di peso lo perde… e direi che la vita delle due Chiara è cambiata notevolmente in questi due ultimi anni…
Ciao Claudia, lo so che quando si scrive e si parla di tematiche così delicate il fraintendimento è dietro l’angolo. Io infatti non ho detto né mai lo farò che le due Chiara (cito loro solo come esempio anche nell’articolo ma non volevo parlare di loro due ma fare solo un discorso generico) sono malate ma che effettivamente un cambiamento c’è stato e che non sta a noi stabilire quale sia o cercare di trovare una soluzione. Anch’io durante un periodo particolarmente stressante ho perso circa 10 kg in un mese e immedesimandomi nella loro situazione, questi commenti non mi avrebbero sicuramente giovato ma sicuramente avrei cercato di parlare con le mie lettrici per spiegare un po’ cosa mi stesse accadendo. Perché se è vero che la loro vita è cambiata e ci sta che questo si ripercuota anche nel loro aspetto, dall’altro lato però ci sono milioni di ragazzine che per imitarle magari rischiano di cadere in un vortice dal quale è poi difficile uscire.
Ad ogni modo il mio voleva essere una riflessione su un problema ben più grave, ossia l’ossessione alla perfezione e l’atteggiamento della gente nei confronti di ragazze apparentemente troppo magre o al contrario, più in carne.
Spero che adesso sia un po’ più chiaro il mio discorso perché alla fine stiamo dicendo la stessa cosa 😉
Buon fine settimana!
In effetti il cambiamento c’è stato e anche molto evidente e credo che sia sufficiente affermare che stavano indiscutibilmente meglio prima. Concordo anche sul fatto che non siano un grande esempio da seguire, purtroppo.